Verdi Giuseppe
Nabucco
Premetto che quest’opera è la mia preferita tra le numerose partiture giovanili verdiane. L’opera venne realizzata dopo un periodo travagliato della vita di Verdi, in quanto non solo egli era andato incontro ad un fiasco con la rappresentazione della sua opera Un giorno di regno il 5 settembre 1840, ma aveva anche subito la morte della moglie Margherita Barezzi e dei figli Virginia
e Icilio. Ciò lo aveva condotto ad un rifiuto totale di comporre brani musicali, se non che venne contattato dall’impresario teatrale Bartolomeo Merelli il quale gli propose un libretto composto da Temistocle Solera. Tale libretto, il quale recava il nome di Nabucco colpì a tal punto Verdi che accettò volentieri di musicare l’opera. Nel 1841 venne completata la partitura musicale e il successivo 9 marzo 1842 l’opera debuttò al Teatro Alla Scala con enorme successo. Questo lavoro lanciò la lunga carriera del compositore.
Il gioiello del coro, “Va pensiero”, presto divenne inno non ufficiale degli Italiani che si trovavano sotto l’odiato dominio austriaco.
Quest’esibizione con Renato Bruson nel ruolo di Nabucco, Ghena Dimitrova nel ruolo di Abigaille, Paata Burchuladze come Zaccaria e Raquel Pierotti nel ruolo di Fenena è stata messa in scena la Teatro Alla Scala a Milano nel 1987 con enorme successo.
La star di questa rappresentazione è Riccardo Muti, che ci dona una lettura dello spartito dinamica, elettrizzante, altamente lirica, rigorosa al testo originale e potrei aggiungere altro, difficilmente riscontrabile in altre realizzazioni ed è, a parer mio, uno dei punti forti di questo DVD.
Il video e l’editing sono gestiti con sapienza da Brian Large, la cui destrezza in questo campo (non solo in questa registrazione ma ne ho visto molte altre) è proverbiale, riprende i punti più importanti e gli angoli di ripresa migliori.
Scenografia curatissima e costumi magnifici attinenti all’epoca.
Vorrei aggiungere che il direttore artistico era il mio caro amico Antonello Madau Diaz, una persona semplice e umile scomparso due anni orsono. Ciao Antonello!
Questo Nabucco interpreta adeguatamente il contesto storico e prova a rappresentare la sua trama religiosa e le lotte per il potere. Il pubblico accoglie questa produzione con entusiasmo, applausi e lancio di fiori.
In conclusione: un’esibizione eccellente e meravigliosa. Imperdibile!!!!!!!!!!
Juan Pons (Nabucco) è un magnifico baritono con una voce eccellente, potente e severa. Sulla recitazione avrei qualche dubbio. Nabucco deve passare diversi stati d’animo: superbia, stoltezza, follia, megalomania. Questo è molto importante e non deve essere trascurato. In questo caso Pons non riesce a trasmette7rlo e ne esce un’immagine priva di emozioni. Un caso analogo si verificò nelle rappresentazioni del grandissimo baritono Ettore Bastianini. Voce calda, potente, lirica, grave ma in scena era un palo. Tutto quello che affermo riguardo questo cantante della vecchia guardia mi fu riferito da Antonello Madau Diaz in una delle tante chiacchierate che feci prima della sua scomparsa nel 2015.
In ogni caso ho messo 5 stelle sicuramente perché l’energia percepita in questa performance è unica. Il motivo? La direzione impeccabile di Levine ci dona una lettura dello spartito affascinante paragonabile a quella di Riccardo Muti. Forse l’ouverture è meno dinamica ma l’esecuzione dell’Orchestra e soprattutto del Coro, così importante in quest’opera, è fantastica. Inutile dire che il bis di “Va Pensiero”, qualcosa di mai visto prima al MET, ma perfettamente giustificato, la dice lunga su questa incisione realizzata nel 2001.
Maria Guleghina (Abigaille) è eccezionale. La presenza di questa soprano perfettamente adatta ad interpretare i ruoli forti come Tosca, Lady Macbeth, e naturalmente Abigaille, con una voce così agile e bella soprattutto sulle note alte la pone in prima linea nelle soprano attuali.
Samuel Ramey non solo è convincente nella recitazione, ma il candore e la bellezza della sua voce, si adattano al personaggio di Zaccaria.
Le due sorprese più gratificanti sono Gwyn Hughes Jnes come Ismaele e Wendy White come Fenena. Con le loro voci danno un enorme contributo a questa performance fantastica.
Scenografia sontuosa e costumi attinenti all’epoca. Audio e video eccezionali. Altamente raccomandato per non dire imperdibile.
Concludendo, secondo il mio modesto parere, questi due DVD andrebbero acquistati per non perdere due esecuzioni stellari. Buon ascolto.