Verdi Giuseppe
Otello
Premetto che “Otello” rappresenta la mia opera preferita nel vasto repertorio verdiano.
La prima di OTELLO è stata uno dei momenti più importanti nella storia dell’opera. Verdi era vicino alla fine della sua carriera. Solo FALSTAFF successe OTELLO e agli occhi di molti, Otello è il più grande successo di Verdi. Il pubblico fu così eccitato per la prima, che si riversò in festa per le strade di Milano. Le folle erano così entusiaste della musica che gli applausi e il tifo furono assordanti, almeno secondo la leggenda. OTELLO provoca ancora eccitazione. Questo adattamento della commedia di Shakespeare racconta di amore puro e di quale tragedia si ottiene quando l’amore si trasforma in potere e la gelosia prende il controllo totale di una persona. In questa registrazione vengono messi insieme i più grandi cantanti con eccezionali doti vocali. Si riesce così a dare vita a questa grande opera ottenendo risultati magici. Tre grandi voci leggendarie sono presenti in questa registrazione e sono Mario Del Monaco nel ruolo di Otello, Renata Tebaldi come Desdemona, e Aldo Protti
come Jago. Mario Del Monaco e Renata Tebaldi sono i miei interpreti preferiti nel ruolo di Otello e Desdemona. Ottimo anche il malefico Jago di Aldo Protti. La registrazione diretta da Karajan risale al 1961 ed è secondo il mio modesto parere la miglior registrazione di questa grande opera. Karajan dirige
l’orchestra con il suo suono caratteristico tipico delle sue migliori performance. Per chi, come me, ama il suono di Karajan, questo sarà un bene. Questo set comprende un libretto completo così come alcune informazioni di base su Verdi e l’opera. Una cosa che ho trovato deludente è che la versione CD non include la musica del balletto inserito nel terzo atto. Anche se questo è stato aggiunto dopo la prima e non è un esempio di grande musica di Verdi, la versione con 3 LP lo includevano. Anche senza la musica della danza, questa incisione pur risalente al 1961 costituisce il punto di riferimento. Audio ottimo. Imperdibile!!!!!!!
Mario Del Monaco
Si deve riconoscere che in genere Renata Tebaldi, Mario Del Monaco e Aldo Protti raggiungono risultati migliori nella seconda riproduzione dell’Otello, registrato dalla DECCA nel 1961con Herbert von Karajan sul podio dei mitici Wiener Philharmoniker. Inoltre non c’è dubbio che la direzione di Von Karajan sia completamente di un altro livello rispetto a quella di Erede, la quale in alcuni momenti mi sembra un po’ imprecisa e meno dinamica.
Detto ciò, esistono alcune ragioni per cui gli appassionati di questa magnifica opera dovrebbero acquistare questo CD.
La Tebaldi e del Monaco in questa esibizione del 1954 danno l’impressione di essere più freschi (non mi sorprende dato che erano più giovani di circa sei anni rispetto alla registrazione con Karajan). Mario del Monaco da un’interpretazione più melodiosa e intima rispetto a quella burrascosa, ma straordinariamente emozionante di Karajan, la meravigliosa interpretazione di Desdemona della Tebaldi mi risulta complessivamente più rigogliosa e commovente sotto la direzione di Alberto Erede.
Aldo Protti invece è neutro e impassibile in entrambe le incisioni, ma in fondo, nessuno compra l’Otello solo per uno Jago ben interpretato.
Anche se realizzati precedentemente in LP mono, questa versione in CD stereo è stata presentata per la prima volta per la ricorrenza del centenario della morte dell’illustre compositore. L’Otello di Erede si rivela ancor più emozionante in versione stereo.
Vorrei aggiungere che in entrambe le esecuzioni la dizione dei vari cantanti è ottima.
Comunque sia la Desdemona della Tebaldi e l’Otello di Del Monaco sono inestimabili in entrambe le versioni.
Un plauso alla LONDON/DECCA per aver riesumato questa preziosa perla.
Concludendo acquistate ad occhi chiusi la successiva registrazione di Karajan, ma acquistate anche questa.
Audio più che buono. Altamente raccomandato.
Placido Domingo quando entrò in sala d’incisione, aveva debuttato nel ruolo da poco ad Amburgo, proprio con Levine (Desdemona era Katia Ricciarelli e Iago, come in questi due CD, Sherrill Milnes). Eppure il tenore ispano-messicano dimostra già un buonissimo dominio della parte del Moro, che avrebbe approfondito e scavato negli anni a venire. La voce era lontana mille miglia da quella stentorea, bronzea di un Del Monaco, che aveva monopolizzato i palcoscenici per decenni vestendo i panni del Moro. Comunque sia la prestazione è di altissimo livello: avesse aspettato ancora due o tre anni prima di incidere il ruolo, probabilmente sarebbe stata ancora migliore.
Veniamo alla Desdemona di Renata Scotto. Qui, secondo me, firma una delle sue due migliori interpretazioni in disco (l’altra è Violetta, incisa con Muti). Molto ben riuscito, direi, soprattutto il finale.
Di Sherrill Milnes non finirò mai di dire bene anzi giungo ad affermare che a mio avviso questo cantante americano – amatissimo al MET, è stato uno dei migliori baritoni verdiani del XX secolo. Splendida la sua interpretazione del perfido Iago. Il resto del cast è buono.
James Levine all’epoca di questa registrazione aveva da poco assunto le redini del MET, che avrebbe tenuto saldamente in mano per ben vent’ anni. Alla guida di un’orchestra e coro non proprio impeccabili, ci consegna una lettura di questo splendido spartito a tinte fosche, movimentata e altamente drammatica: in due parole, molto riuscita.
Audio superlativo.
CD raccomandato.