Gioacchino Rossini
Guglielmo Tell
Questo “Guillaume Tell” di Rossini (nell’edizione originale francese, perché quella italiana non fu nemmeno curata dal compositore pesarese) si conferma un grande classico. Magistrale è la direzione di Lamberto Gardelli, che affronta quest’opera colossale mostrandone tutte le sfaccettature. Al suo fianco, grandi nomi del passato della lirica in forma splendida: Gabriel Bacquier, Montserrat Caballé, Nicolai Gedda, tutti all’apice della loro bravura.
Fin dal celeberrimo inizio dell’overture si può assaporare la classe di Gardelli, che ci guida nell’esplorazione degli animi dei personaggi con incantevole sapienza, accompagnandoci poi al magnifico finale, attraverso la famosa prova con l’arco sostenuta da Guglielmo, le congiure degli svizzeri contro gli odiati oppressori austriaci, le fughe e gli amori: un’opera, questa, che non solo tocca tutti i momenti essenziali della vita di un uomo, ma che è anche un
indimenticabile inno alla libertà dei popoli, alla fratellanza e all’amor di patria. Altamente raccomandato.
Montserrat Caballé
Tutti e quattro i cantanti principali sono meravigliosi in questa lunga opera rossiniana.
Scherril Milnes in questa incisione è un Tell molto convincente e ha una voce magnifica (La romanza “Resta immobile” è eloquente).
Luciano Pavarotti era ancora sulla cresta della sua gloriosa carriera quando fu fatta questa registrazione e potrebbe ancora essere soprannominato giustamente “Re del Do alto”. Il suo Arnoldo è bello ed eccitante. Nella romanza “O Muto Asil” e “Corriam, Voliam” Il Do alto e il Do diesis che Pavarotti tira fuori in questo lavoro sono assolutamente mozzafiato.
Mirella Freni canta molto bene ed interpreta una giovanile Mathilde.
Il grande basso Nicolai Ghiaurov, qui in ottima forma e con una voce potente, interpreta un Gualtiero virile.
La direzione di Riccardo Chailly sul podio della National Philharmic Orchestra e Chorus è in poche parole impeccabile.
Audio meraviglioso.
La registrazione è stata effettuata a Londra nel 1978 CD ultraraccomandato.
Riccardo Chailly