Groffé Ferde
Grand Canyon Suite
La suite Grand Canyon, iniziata nel 1921e conclusa nel triennio 1920-1931, appartiene al versante colto della musica novecentesca. La composizione abbina felicemente la vena naturalistico-descrittiva all’amabilità delle melodie e al gusto per l’orchestrazione. Come un album di cartoline illustrate (e, come più tardi definito, uno spettacolo musicale di CinemaSope, questo lavoro rievoca, in cinque episodi, una serie di paesaggi fra i più spettacolari di tutta l’America. Vi si ritrovano un’alba suggestiva (L’aurora), un deserto ravvivato da colori e da rifrangenze luminose (Il deserto dipinto), il paesaggio fumettistico di un mulo che incede sobbalzando su uno dei sentieri che collegano il plateau col fondo del Ganyon (Sul sentiero), un tramonto incantato (Il tramonto) e, in ultimo, un nubifragio che si abbatte sulla regione fra tuoni e sibili di vento (Il nubifragio).Questa Suite la definirei musica impressionistica dove i vari temi si fondono in unico mosaico orchestrale ben orchestrato. Molto affascinante è lo squillo della tromba del primo movimento. La combinazione del direttore Antal Dorati con la Detroit Symphony Orchestra registrata dalla London/Decca è stato un abbinamento vincente. La Porgy and Bess Symphonic Picture è la ragione per la quale ho acquistato questo CD. È la versione originale e ha una bellezza e un sentimento che non possono essere descritti. Il brano n. 4 On the Trail (sulla pista) con violino solista a cui segue una combinazione tra sassofono tenore, archi e xilofono ed una chiusura del tutti molto marcata è di una efficacia sorprendente. La Detroi Symphony Orchestra suona meravigliosamente. La registrazione risale al 1984 e gli ingegneri del suono della Decca ancora una volta sono riusciti a catturare la Detroit in tutta la sua maestosità. Noterete con quale purezza e naturalezza suona l’assolo della tromba nell’apertura del primo movimento della Grand Canyon Suite. Tutti i vari strumenti risultano ben definiti e chiari. Spettacolare l’audio in DDD. Da acquistare ad occhi chiusi.
Antal Dorati