Adam Charles-Adolphe
Giselle
Ho rimandato l’acquisto di questo DVD per un po’ di tempo a causa di alcune recensioni negative, ma alla fine ho deciso di acquistarlo ed è diventato il mio favorito tra i DVD di Giselle.
Avrei preferito meno primi piani sui visi, ma sono comunque contento della quantità di tempo dedicato a mostrare il lavoro del corpo dei ballerini. Svletana Zakharova, la più completa e affascinate interprete attuale, in questa splendida partitura sta perfettamente nel personaggio.
Il suo atteggiamento da contadina è semplice, la scena di dolore e relativa pazzia nel primo atto è meravigliosa, la sua capacità di essere allo stesso tempo spirito e materia umana è estremamente convincente. Brava!
Roberto Bolle potrebbe essere maggiormente a suo agio in una parte più estroversa e ciò rende la sua interpretazione ancor più apprezzata. Trovo convincente la sua interpretazione alla fine del primo e secondo atto. Un magnifico Albrecht.
Ottima anche l’interpretazione Toni Landler nel personaggio di Myrthe, la regina delle Villi. Ho molto appezzato alcuni adorabili movimenti del braccio “a forma di cigno” che ammorbidiscono l’aspetto vendicativo e furibondo del personaggio, facendoci capire che ci sono ancora alcune tracce di umanità rimaste in Myrthe. La coreografia di questa produzione ha alcuni dettagli accuratamente elaborati che rendono molto comprensibile il senso della storia.
Concludendo posso affermare che questa interpretazione è la più toccante di tutti i DVD che possiedo. Scenografia, costumi, audio e video di altissima qualità. Imperdibile!
Questa versione DVD di Giselle è stata registrata dal vivo al Teatro alla Scala. E ‘interpretata da Alessandra Ferri nei panni di Giselle e Massimo Murru nei panni di Albrecht: entrambi danno performance stellari. L’interpretazione del personaggio principale è strabiliante, la sua danza è vibrante e la sua recitazione e le sue espressioni catturano l’essenza della ragazza ingenua e bloccata nel primo atto e poi protettiva per l’atto finale, nonostante il tradimento di Albrech.
I costumi e le scene sono bellissimi. Ad esempio, nelle scene del villaggio nel primo atto, il corpo di ballo indossa abiti color oro e ruggine, mentre la Ferri, come Giselle, indossa una gonna azzurra con un top blu scuro che la distingue
dagli altri artisti. Questa “Giselle” è così incantevole che la reazione del pubblico è entusiasta e addirittura a volte esagerata (come quando si sentono gli applausi partire ancor prima della fine di un atto).
Utimo, ma non meno importante, c’è la musica di Adolphe Adams: melodie così belle e inquietanti che, combinate con la coreografia di questo lavoro, hanno dato vita a un balletto diventato un capolavoro senza tempo. Che brivido deve essere stato per gli spettatori quella notte! Tecnicamente telecamere ben posizionate e montaggio del film ben fatto. Il DVD ha video e audio superbi. Tutto sommato un’altra registrazione di Giselle di altissima qualità. Altamente raccomandato.
Premetto che questo balletto non è stato realizzato in teatro, in quanto si tratta di una produzione cinematografica. Eccellente! Questo è un grande esempio del perché mi piace l’American Ballet più del Bolshoi. Quando il Bolshoi realizza un video, utilizza qualche telecamera davanti al palco e si ascolta il pubblico applaudire ogni tanto, per farti sapere che dovresti ammirare quel particolare passaggio. The American Ballet – così come gli inglesi – realizzano il video con diverse angolazioni della telecamera, inclusi primi piani e scenografie, che non possono essere contenute in un palcoscenico teatrale e persino alcuni effetti speciali. Sfruttano tutto ciò che la ripresa video può fare. Due bevi cenni su Carla Fracci: giovanissima, bella e di grande tecnica. Peccato
non averla potuta ammirare in teatro. Un ottimo film che gli appassionati del balletto non possono non avere nelle loro collezione. Raccomandato.
Atto I
In un villaggio nella Renania medievale, durante la vendemmia, appare una giovane contadina, Giselle, che vive in una vicina casetta con sua madre Berthe. La ragazza adora ballare e darebbe la vita per questa sua passione. Entra in scena un giovane vestito da popolano, Loys, che pare essere un popolano anch’egli ma che in realtà è Albrecht, il principe di Slesia sotto mentite spoglie. Giselle ignora le sue nobili origini; in un primo momento titubante, accetta poi la corte del giovane, di cui si innamora.
Giselle e Albrecht, nei panni di Loys, danzano gioiosamente nonostante i continui richiami della madre di lei, che l’ammonisce per le sue precarie condizioni di salute. La madre è inoltre ossessionata dalla leggenda delle Villi e diffida istintivamente di Loys, temendo di vedere un giorno la figlia trasformata in una Villi. I giovani innamorati affidano il destino del loro amore allo sfogliare dei petali di una margherita; l’innocente gioco termina con un presagio negativo. Wilfred, amico del principe, tenta invano di dissuaderlo dal continuare questa relazione con la giovane contadina. Entra in scena Hilarion, il guardiacaccia che, geloso di Giselle, nota furtivamente il mantello del giovane sconosciuto e la spada con lo stemma. In lontananza, il suono di un corno annuncia una battuta di caccia.
Dopo una battuta di caccia, la corte entra nel villaggio per trovare ristoro. Tra i vari componenti del seguito ci sono anche la promessa sposa di Albrecht, la principessa Bathilde e suo padre, il Duca di Curlandia. Giselle offre loro del vino e Bathilde, impressionata dal candore, dall’innocenza e dalla dolcezza della giovane contadina, le fa dono del suo medaglione. Hilarion si aggira intanto furtivamente, osservando Loys inquieto e preoccupato. Questo conferma i suoi sospetti. Il rivale in amore, accecato dalla gelosia, smaschera allora il principe davanti a tutti, mostrando la spada con lo stemma. Giselle, perdutamente innamorata, nella disperazione prende la spada di Albrecht per uccidersi, ma poi impazzisce e muore per il dolore tra gli sguardi inorriditi dei presenti e lo strazio della madre.
Atto II
Il secondo atto si svolge in una radura illuminata dalla luna nei pressi della tomba di Giselle. Hilarion è sconvolto dal rimorso per la morte di Giselle e si reca presso la sua tomba. Nelle vicinanze vi sono i suoi amici, che cercano di distoglierlo e portarlo via. A un tratto i giovani percepiscono intorno a loro una presenza irreale e spaventati fuggono. Entrano in scena Myrtha, l’implacabile regina delle Villi, e le sue discepole. Giselle, evocata dalla sua tomba e accolta da Myrtha e dalle creature soprannaturali, danza con esse. Hilarion è intanto inseguito dalle Villi, che lo costringono a danzare fino alla morte. Albrecht arriva disperato alla ricerca della tomba di Giselle; il fantasma della ragazza appare davanti a lui e gli ricorda il funesto presagio della margherita, il fiore cui avevano affidato il destino del loro amore. Egli implora il suo perdono, ma Myrtha raduna a sé tutte le sue discepole, costringendo Albrecht a danzare. L’intento è quello di punire il giovane per il suo tradimento d’amore e farlo morire per sfinimento. Giselle supplica inutilmente Myrtha di risparmiarlo. Quindi inizia a proteggerlo, sorreggendolo e danzando con lui per tutta la notte. Alle prime luci dell’alba le Villi sono costrette a svanire, Albrecht è salvo grazie all’amore di Giselle che, non appartenendo più alle Villi, torna per il riposo eterno nella sua tomba. Ai piedi della sepoltura rimane il giovane principe, solo e affranto dal dolore.