Puccini Giacomo

Madama Butterfly

La storia di “Butterlfy” è una delle tragedie più squallide in tutto il repertorio operistico.
Un’innocente ragazza di 15 anni scappa dalla povertà, tramite un matrimonio di profitto con un ufficiale della marina degli Stati Uniti senza scrupoli e

opportunista che la seduce e l’abbandona… è ingannata e abbandonata dalla società, le viene portato via il bambino e viene spinta al suicidio.
Fantastica interpretazione di Mirella Freni nel ruolo della protagonista. Non è proprio una fortuna che la quindicenne Cio-Cio San sia interpretata da una cantante molto più grande, (come chiaramente in tutte le altre rappresentazioni teatrali), ma Mirella Freni è stupenda, facendo suo il personaggio.

Commovente e impressionante la scena finale.
Musicalmente parlando, il resto del cast è assolutamente senza eguali, (forse il magico Sinopoli con protagonista la stessa Mirella Freni si avvicina, ma quello è un CD)
Devo sottolineare il contributo di Karajan, il genio che sta alla base di tutto. Non avrei mai pensato che fosse un fan di Puccini, ma ovviamente ha un feeling speciale con quest’opera. Rende una visione drammatica della partitura e riscopre quasi l’opera. Il suo occhio per i dettagli è sconcertante, il duetto amoroso è sensuale con linee melodiche crescenti e la grande aria (Un bel di vedremo) raramente è stata così drammatica, carica di emozione.
Jean-Pierre Ponnelle, coadiuvato dalla supervisione artistica di Karajan. crea un delizioso scenario giapponese nello sfondo
I due artisti hanno creato un unico film che fosse surreale, senza colori eclatanti e adatto alla storia. Il set: una casetta non molto dettagliata attorniata da

deprimenti campi sterili. I personaggi sono ben interpretati, anche i ruoli secondari. (per esempio il grottesco e spaventoso Goro o il terrificante Bonzo).
Imperdibile!!!!!

Il DVD è stato registrato all’Arena di Verona nel 1983.
Questa Madama Butterfly eccelle soprattutto per due cantanti eccellenti (la Kabaivanska come Madama Butterffy e Nazzareno Antinori come Pinkerton)
La Kabaivanska fa suo il personaggio cantando e recitando meravigliosamente bene. Nel suo viso percepisco un forte senso di abbandono e l’ultima scena è mozzafiato.

Nazzareno Antinori canta e recita ugualmente bene, donando al suo personaggio un senso di estrema superficialità, per poi pentirsi amaramente di ciò che ha compiuto. La romanza“Addio fiorito asil” è molto eloquente.
Il resto del cast è eccellente.
Maurizio Arena, certamente non possiede il carisma di Karajan, ma dirige con polso e autorità.
La registrazione è impeccabile in modo che si possano apprezzare tutti i “sapori” dell’orchestrazione, mentre, allo stesso tempo, ascoltare chiaramente tutti i dettagli di ciò che viene cantato…
La regia è fantastica! Costumi e set impeccabili. Come sempre Brian Large costituisce una sicurezza.
Altamente raccomandato.