Ambroise Thomas
Hamlet
La tragedia di Shakespeare assume un carattere romantico che ne stravolge il senso. Hamlet perde la sua ironia raggelante, le due coppie di cortigiani spariscono, il ruolo di Polonio non esiste praticamente più, Gertrude non solo sa del crimine, ma ne è la complice, come attesta il duetto dei sovrani nel II atto. In questo modo, il crimine non è più potenzialmente fantastico, diventa realtà obiettiva. Il dramma si restringe sulla tensione al cuore dell’amaro personaggio di Amleto e i suoi aspetti bizzarri sono cancellati. L’opera assume maggiormente fascino per i balletti dei contadini che festeggiano la primavera e per la scena di follia che occupa quasi l’intero l’atto IV: la canzone di Ofelia.
Sherril Milnes e Joan Sutherland cantano meravigliosamente e la loro voce è in perfetta sintonia. Milnes, un superbo baritono onnipresente, è un Amleto forte, tormentato e che tormenta, e la sua pronuncia francese è esemplare.
Joan Sutherland è un’Ofelia calda e tenera e nonostante la non giovane età, è in grado di gestire la coloratura della scena della follia con brio. Barbara Conrad
(Gertrude) e James Morris (Claudius) con la loro bella voce interpretano molto bene il Re e la Regina. Gosta Winbergh canta in modo estasiante nel ruolo minore di Laerte e John Tomlinson con la sua voce oscura crea un effetto da brivido nel ruolo di re fantasma. La Welsh National Opera Orchestra and Chorus sono splendidi e Richard Bonynge dirige con grande maestria.
CD ultraraccomandato.
Richard Bonynge