Verdi Giuseppe
Il Corsaro
Questa performance è semplicemente superlativa, tutto perfetto. Si tratta di una registrazione in studio del 1975 a Londra; Il suono è eccellente, caldo, colorato e avvolgente, come nella migliore tradizione Philips, ma non particolarmente brillante. Il libretto di spessore contiene un interessante resoconto di Julian Budden, una sinossi e il libretto in quattro lingue (italiano, inglese, tedesco e francese): un lusso dimenticato!
Jessye Norman (Medora) e José Carreras (Corrado) in questa registrazione sono molto giovani e ciò che non possono ancora trasmettere in termini di maturità interpretativa, è ampiamente controbilanciato dalla freschezza delle loro voce e da una spontaneità esecutiva particolarmente adatta ai ruoli e ai profili psicologici di Medora e Corrado.
Montserrat Caballé (Gulnara) primeggia, soprattutto per superiore maturità, ed è ideale per render costantemente evidente il carattere coraggioso, appassionato e tenero di Gulnara
Pertanto i tre protagonisti principali propongono una prestazione superlativa, sia negli “assolo” sia nei “concertati”
L’eccellente cast è degnamente completato, nei ruoli secondari, da quattro interpreti molto bravi e famosi: il baritono Gian-Piero Mastromei nel ruolo Seid, il baritono John Noble nel ruolo di Selimo, anche se con alcune imperfezioni nella dizione italiana, il basso Clifford Grant come Giovanni, e il tenore Alexander Oliver come Eunuco/Schiavo.
Lamberto Gardelli
Non meno eccellente è la direzione di Lamberto Gardelli, forse il miglior specialista nel repertorio “minore” di Verdi, sul podio della Philharmonia Orchestra e Coro Ambrosian Singer. Come di consueto, la sua interpretazione è caratterizzata da una sensibilità musicale e psicologica ricca e profonda, sia in “concertazione” sia nella conduzione. La sua lettura è saldamente collegata alla
logica musicale intrinseca della composizione. La sua intesa con l’eccellente Philharmonia Orchestra e con gli ineffabili Ambrosian Singers è perfetta.
Altamente Raccomandato.