I veri protagonisti sono i cantanti. In un'opera
lirica il canto sostituisce la recitazione e quindi è
l'elemento essenziale. Siccome l'opera riunisce tante arti,
un bravo cantante non deve solo possedere una bella voce, ma
deve essere anche un attore, deve saper agire e muoversi sulla
scena con espressività e compostezza.
Le diverse voci liriche sono distinte in base ad una classica
suddivisione: soprano, mezzosoprano e contralto per le voci
femminili, tenore, baritono e basso per le voci maschili. Ulteriori
distinzioni vengono fatte in base al diverso carattere timbrico
delle singole voci. Il timbro è qualità di ogni
voce umana, può essere paragonato alle diverse tonalità
di un colore; così come, per es., ci può essere
un rosso chiaro o scuro, ci sono timbri chiari o scuri. In effetti
il timbro è chiamato anche colore.
Pertanto abbiamo il soprano drammatico, voce robusta e pastosa,
dal timbro scuro; il soprano leggero, voce acuta, limpida e
cristallina adatta ai gorgheggi, dal timbro chiaro e il soprano
lirico, voce e timbro intermedi.
Lo stesso per il tenore: abbiamo tenore leggero o di grazia,
voce chiara e giovanile e tenore drammatico o di forza, voce
più robusta ed espressiva.
Ci sono poi delle distinzioni anche per le altre voci, meno
conosciute perché legate ad un aspetto tecnico. A seconda
del personaggio perciò possiamo avere un baritono acuto
o grave, ciascuno caratterizzato da un diverso timbro; anche
nella voce di basso possiamo distinguere il basso comico, dal
carattere allegro utilizzato soprattutto nelle opere buffe,
e il basso profondo o serio, dal carattere solenne ed importante,
ideale per impersonare un gran sacerdote.